Immediatamente all’imbocco di via S. Onofrio, sul lato nord ci s’imbatte in un oratorio staccato dal corpo dell’edificio residenziale, con l’entrata principale sulla strada.
La cappellina fu sempre d’uso esclusivamente privata, passando in proprietà ai diversi possessori dell’edificio, che si succedettero dall’ epoca della sua costruzione.
Tale motivo – cioè l’uso prettamente privato – ci lascia completamente all’oscuro sul merito dell’invocazione sotto la quale venne posto l’oratorio
La famiglia patrizia modenese dei Macchioni, della quale fu discendente l’abate don Filippo, che resse il Vicariato Foraneo dell’arcipretura parrocchiale di Formigine dal 1741 al 1793, costruì la villa completata, dalle dipendenze all’inizio del Settecento.
I cambiamenti di proprietà (almeno 4), non portarono alla cessazione dell’uso privato dell’oratorio, che si ritiene benedetto in forza della sua originaria provenienza.
Ma per far luce sul titolo dell’invocazione di questa cappella, non bastano le supposizioni. Occorrerebbe visitarla al suo interno, se ancora arredata e corredata di qualche immagine o statuetta sacra d’epoca o, ancor meglio, consultare un rogito di compravendita di questa proprietà, sperando vi sia contenuto l’elemento della sua invocazione.
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