Maesta’ di Via Valdrighi

Posto nell’angolo di nord-est, che si forma dall’incrocio della via Valdrighi con la Mazzini nella zona sub-urbana di Formigine, nel muro esterno d’una bassa costruzione ora proprietà privata, v’è una nicchia contenente l’immagine plastica della Vergine Immacolata,al cospetto della quale brilla ininterrottamente una lampada da votiva.
L’origine della maestà – se ci si passa il termine – non è remota nel tempo e nemmeno è dovuta ad un qualsiasi fatto specifico o generico. Essa è il frutto spontaneo della venerazione che trova la madre celeste in questa nostra terra, vale a dire della tradizione religiosa della gente del luogo.

Nel 1925 il capoluogo di Formigine s’ampliò verso est oltre la via Giardini, promuovendo la lottizzazione del “Prato Grotta”, meglio conosciuto in loco come Piazza d’Armi.
Il fabbricato ove si trova murata la maestà in oggetto, fu iniziato l’anno 1928 e doveva servire da “Pubblico Stallo” costruito e gestito da un privato, struttura di cui Formigine era sprovvisto.
Non riuscendo l’iniziativa privata nel proposito, il Comune acquistò il fabbricato in costruzione e lo adibì a magazzeno comunale, con abitazione del custode.
In una delle colonne del cancello d’entrata, fu lasciata aperta una nicchia nella quale l’allora custode vi pose una sacra immagine, a protezione della casa e della famiglia che vi abitava, com’è costume tutt’ora di far benedire ogni nuova abitazione.
Solo nel dopoguerra però si cominciò a recitarvisi il rosario del mese di maggio, al cospetto di questa Madonna , sopperendo alla lacuna venuta a crearsi dal crollo dell’oratorio Fogliani detto della Madonna della Racchetta posto in via S. Antonio e distrutto dai bombardamenti aerei del 1945.
Nel 1962 il Comune mise in ordine il fabbricato, rivestendo e ornando il muro dov’era situata la statua della Beata Vergine, della quale gli abitanti del sobborgo si assunsero l’onere di curarne la manutenzione nei minimi particolari.