PARROCCHIA DI SAN
BARTOLOMEO - FORMIGINE
-
OTTAVA DI PASQUA
AVVISI della
SETTIMANA dal
5 al 12
aprile
Tutte le SS.Messe della settimana saranno celebrate in
Chiesa Parrocchiale
eccetto quando espressamente indicato
DOMENICA DI PASQUA SS. Messe 8.00
- 9.15 - 10.00 (SP) - 10.30 - 11.45 - 17.15 (CA) - 19.00
Ore 16.30: S. Messa in Lingua
Polacca in S. Pietro
Ore 18.00: Rosario in Parrocchiale
Ore 18.30: Vespri solenni in Parrocchiale
Lunedì 6 aprile: SS. Messe 8.00
– 10.30 – 17.15 (C.A.) – 19.00
Uscita delle giovani famiglie al Corpus Domini di S.
Lazzaro (Bologna)
Martedì 7:
SS. Messe 6.45 – 8.30 – 19.00
Mercoledì 8: SS. Messe 6.45 – 8.30 – 19.15 (Parrocchiale). Seguono i gruppi dei
giovani in oratorio
Giovedì 9: SS. Messe 6.45 – 8.30
Venerdì 10:
SS. Messe ore 6.45 – 8.30 – 19.00 (Conventino)
Riprende
in Conventino l’Adorazione Eucaristica
dalle 9.00 alle 22.00
Ore 20.30: Veglia e Confessioni per i
genitori di 3’ elementare
Ore
21.00: Preghiera per i Cristiani perseguitati
Sabato 11:
SS. Messe: 6.45 – 19.00.
Ore 14.15 e 15.15: Catechismo delle 2’ Elementari nel salone della Scuola materna
Confessioni
per tutti in parrocchiale dalle 16.00 alle 19.00
Domenica 12: II Domenica
di Pasqua – Domenica della Divina Misericordia
SS. Messe 6.45
– 8.00 – 9.15 – 10.00 (SP) – 10.30 – 11.45 – 17.15 (CA) – 19.00
A partire da
questa domenica, verrà celebrata, ogni giorno festivo,
una S.Messa per
tutto il Vicariato, alle ore 7.00 sempre a Ubersetto
RITIRO DI 1’
COMUNIONE IN ORATORIO – Segue la Messa in Parrocchiale
Ore 15.00: Tombola in Oratorio
Ore 15.00, come ogni domenica: Grandi Giochi per tutti in Oratorio
Ore 16.00: Battesimi comunitari
Ore 18.00: Rosario in Parrocchiale
Ore 18.30: Vespri solenni in Parrocchiale
Ore 19.00: Giovani grandi in oratorio
d. Giuliano, d. Paolo, d.
Gino, don Celso, d. Bruno e il diacono Mimmo
augurano a tutti voi e a tutte le vostre famiglie
una Buona e Santa Pasqua
Ogni domenica, per tutta la mattina, la Parrocchia raccoglie generi alimentari non deperibili per aiutare le famiglie povere seguite
dal Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale e dal CAV. I volontari
raccoglieranno le offerte nella base del
campanile, presso la porta esterna.
Raccolta per
il Centro Pastorale “S. Francesco”
Tra
necessario e superfluo: 1-1,5 € al giorno per famiglia
Veglia Pasquale del 19 aprile 2014
Omelia di Papa Francesco
Il Vangelo della risurrezione di Gesù Cristo
incomincia con il cammino delle donne verso il sepolcro, all’alba del giorno
dopo il sabato. Esse vanno alla tomba, per onorare il corpo del Signore, ma la
trovano aperta e vuota. Un angelo potente dice loro: «Voi non abbiate paura!» (Mt
28,5), e ordina di andare a portare la notizia ai discepoli: «È risorto dai
morti, ed ecco, vi precede in Galilea» (v. 7). Le donne corrono via subito, e
lungo la strada Gesù stesso si fa loro incontro e dice: «Non temete; andate ad
annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno» (v. 10).
"Non abbiate paura", "non temete": è una voce che
incoraggia ad aprire il cuore per ricevere questo annuncio.
Dopo la morte del Maestro, i discepoli si erano
dispersi; la loro fede si era infranta, tutto sembrava finito, crollate le
certezze, spente le speranze. Ma ora, quell’annuncio delle donne, benché
incredibile, giungeva come un raggio di luce nel buio. La notizia si sparge:
Gesù è risorto, come aveva predetto…E anche quel comando di andare in Galilea;
per due volte le donne l’avevano sentito, prima dall’angelo, poi da Gesù
stesso: «Che vadano in Galilea, là mi vedranno». "Non temete" e
"andate in Galilea".
La Galilea è il luogo della prima chiamata, dove
tutto era iniziato! Tornare là, tornare al luogo della prima chiamata.
Sulla riva del lago Gesù era passato, mentre i pescatori stavano sistemando le
reti. Li aveva chiamati, e loro avevano lasciato tutto e lo avevano seguito
(cfr Mt 4,18-22).
Ritornare in Galilea vuol dire rileggere tutto
a partire dalla croce e dalla vittoria; senza paura, "non temete".
Rileggere tutto – la predicazione, i miracoli, la nuova comunità, gli
entusiasmi e le defezioni, fino al tradimento – rileggere tutto a partire dalla
fine, che è un nuovo inizio, da questo supremo atto d’amore.
Anche per ognuno di noi c’è una "Galilea"
all’origine del cammino con Gesù. "Andare in Galilea" significa
qualcosa di bello, significa per noi riscoprire il nostro Battesimo come
sorgente viva, attingere energia nuova alla radice della nostra fede e della
nostra esperienza cristiana. Tornare in Galilea significa anzitutto tornare lì,
a quel punto incandescente in cui la Grazia di Dio mi ha toccato all’inizio del
cammino. E’ da quella scintilla che posso accendere il fuoco per l’oggi, per
ogni giorno, e portare calore e luce ai miei fratelli e alle mie sorelle. Da
quella scintilla si accende una gioia umile, una gioia che non offende il
dolore e la disperazione, una gioia buona e mite.
Nella vita del cristiano, dopo il Battesimo, c’è anche
un’altra "Galilea", una "Galilea" più esistenziale:
l’esperienza dell’incontro personale con Gesù Cristo, che mi ha chiamato
a seguirlo e a partecipare alla sua missione. In questo senso, tornare in
Galilea significa custodire nel cuore la memoria viva di questa chiamata,
quando Gesù è passato sulla mia strada, mi ha guardato con misericordia, mi ha
chiesto di seguirlo; tornare in Galilea significa recuperare la memoria di quel
momento in cui i suoi occhi si sono incrociati con i miei, il momento in cui mi
ha fatto sentire che mi amava.
Oggi, in questa notte, ognuno di noi può domandarsi: qual
è la mia Galilea? Si tratta di fare memoria, andare indietro nel ricordo.
Dov’è la mia Galilea? La ricordo? L’ho dimenticata? Cercala e la troverai!
Lì ti aspetta il Signore. Sono andato per strade e sentieri che me l’hanno
fatta dimenticare. Signore, aiutami: dimmi qual è la mia Galilea; sai, io
voglio ritornare là per incontrarti e lasciarmi abbracciare dalla tua
misericordia. Non abbiate paura, non temete, tornate in Galilea!
Il Vangelo è chiaro: bisogna ritornare là, per vedere
Gesù risorto, e diventare testimoni della sua risurrezione. Non è un ritorno
indietro, non è una nostalgia. E’ ritornare al primo amore, per ricevere il
fuoco che Gesù ha acceso nel mondo, e portarlo a tutti, sino ai confini
della terra. Tornare in Galilea senza paura.
«Galilea delle genti» (Mt 4,15; Is
8,23): orizzonte del Risorto, orizzonte della Chiesa; desiderio intenso di
incontro… Mettiamoci in cammino!
La comunità
diocesana e parrocchiale è invitata a continuare pregare
per il nuovo Vescovo
che il Signore vorrà donarci